

Maruggio
Con Andrea Piergianni
CONTESTO E CARATTERI
Si è affrontato il tema della trasformazione di Piazza del Popolo a partire dal contesto paesaggistico-urbano e sulla base delle caratteristiche che la fanno percepire quale spazio indefinito. A Maruggio si giunge attraversando fitti alberi di ulivo e palme. Sulla strada provinciale 136, circondata dai cespugli di ginestre e dai vuoti dei campi, regolari ed ordinati, si inizia a scendere fino a giungere all’ingresso del paese, dopo aver attraversato qualche casa ed un incrocio. La strada, che lo attraversa tutto, stretta dalle facciate degli edifici, si allarga in un tratto; un bar, una farmacia, una fontana che delimita una rotatoria stradale, alcune fioriere ed un paio di panchine sono il luogo di ritrovo di ragazzini ed anziani: è Piazza del Popolo. La strada torna a stringersi di nuovo e continua a snodarsi tra le case di Maruggio. La superficie di intervento si configura quindi come un vuoto urbano appena distinguibile dal resto del tessuto stradale, ma la cui centralità topografica e sociale si accentua in occasione di manifestazioni a carattere collettivo. A dispetto di questo ruolo centrale giocato a livello urbano e sociale, Piazza del Popolo assume le sembianze di uno spazio generico ed indefinito, come ben espresso dal bando di concorso. La Piazza infatti è attraversata nell’intera sua estensione dalla viabilità veicolare ed è utilizzata come area di parcheggio. Tutti questi aspetti limitano fortemente la vocazione aggregativa propria della piazza e le conferiscono un carattere di marginalità, quasi si trattasse di un semplice slargo all’interno del tessuto urbano. L’arredo urbano, anonimo e privo di riferimenti al contesto, contribuisce a privare l’area di un’identità.
SCELTE PROGETTUALI
Sulla base di queste premesse si è sviluppata l’idea progettuale. In relazione al contesto storicizzato nel quale è ubicata la Piazza, si è ritenuta appropriata una impostazione di minimo intervento. Si è ricercata la riduzione al minimo del tratto progettuale con la finalità di esaltare le caratteristiche proprie del luogo ma anche per consentire massima flessibilità di fruizione, nella quotidianità quanto in occasione di eventi. Un’altra scelta compositiva è stata quella di introdurre riferimenti al contesto che potessero esaltare l’identità della Piazza come luogo centrale non solo del paese, ma anche del territorio, facendo attenzione a recuperare la sua dimensione umana e sociale. Si è tenuto conto dei vari livelli di fruizione della Piazza, da semplice attraversamento a luogo di lavoro, da luogo di ritrovo ad abitazione. In qualsiasi relazione ci si ponga con essa, dovrà essere percepibile come “la” Piazza di Maruggio.
IL PROGETTO
L’area di progetto si estende per circa 1.000 mq.
I concetti progettuali sono tradotti in elementi architettonici molto semplici: la tessitura pavimentale, la luce, alcune sedute ed il verde. In relazione all’interesse nel preservare l’esistente, il progetto è stato preceduto da un dettagliato rilievo fotografico che ha permesso di valutare lo stato di fatto. Sulla base del rilievo prodotto si sono potute avere idee più chiare e realistiche dei rapporti tra superfici libere ed edifici, della posizione delle alberature e degli ingressi esistenti. Il nostro intento è stato quello di riportare nella Piazza gli elementi che caratterizzano il paesaggio circostante Maruggio, allo scopo di sottolineare lo stretto legame che intercorre tra abitato e campagna. Le trame di campi, orti e vigneti appena fuori dal paese sono le stesse che si ritrovano all’interno, materializzate nella tessitura della pavimentazione della sua Piazza principale. Le geometrie dei campi sono indicate dalle orditure stampate sul cemento, mentre i confini sono tracciati da listelli, disegnati su cemento, disposti perpendicolarmente alle facciate degli edifici. Le aree di verde definiscono una serie di piccoli “giardini urbani” nei quali si può sostare o sedersi. Dovendo assicurare la viabilità sull’asse nord-sud si è scelto di distinguere l’area pavimentata in carrabile e pedonale, assicurando una più ampia fruizione della piazza da parte dei pedoni e riducendo ad uno il senso di marcia delle auto lungo questo asse. La fontana, da semplice anello stradale, si trasforma in perno scenografico dell’intero contesto. L’area pedonale, allargandosi da nord a sud, prepara l’ingresso al centro storico delimitato dalla torre dell’orologio, filtrando così il nuovo nel vecchio scenario. Il dislivello tra la fascia carrabile e quella pedonale viene sfruttato per il posizionamento delle fioriere e delle sedute, inglobate in un unico corpo in calcestruzzo. L’arredo perimetra così il marciapiede-piazza, ospitando inoltre i parcheggi per bici ed i contenitori per la raccolta differenziata. La fascia centrale della piazza è disegnata per ospitare alberature ed aiuole. Il sistema di illuminazione viene disposto lungo le fasce di pavimentazione principali che corrono perpendicolarmente alle facciate degli edifici.















