

Pagine di Terra - Museo Herma - Ordona (FG)
I recenti scavi ITALFERR, per opere infrastrutturali, ad Ordona in Località Cavallerizzo, hanno fornito una eccellente motivazione per spingere ad organizzare, in tempi brevi, la presentazione al pubblico di un’interessante campione di contesti venuti in luce nel corso delle campagna di scavo 2018 e della precedente fase dei lavori del 2015.
Il Museo Civico di Herdonia è parsa la sede più idonea ad ospitare una selezione di quanto le indagini in oggetto hanno restituito, creando un collegamento continuo fra l’emergere delle novità delle ricerche sul campo dal territorio di Ordona e la loro fruizione immediata all’interno della sede espositiva, così come concepita in origine, un luogo di cultura e memoria che lega strettamente il territorio, e la sua collettività, al luogo espositivo dei contesti archeologici.
Nel percorso sono state individuate tre teche espositive ravvicinate, di ampie dimensioni, in cui trovano posto i vari reperti distribuiti in un excursus diacronico. Ogni contesto è accompagnato da pannelli esplicativi con testi e documentazione grafica e fotografica, corredati da precise cromie che in modo immediato informano della Fase di pertinenza dei contesti, in una continuativa interdipendenza tra le varie parti affidate ai testi nei pannelli introduttivi che accompagnano il percorso.
Progetto






Teca 1
Nella prima teca trovano posto 3 contesti funerari (tombe 472 della fine del VII sec. a.C.; 436 della prima metà del VI sec. a.C.; 434 della seconda metà del VI sec. a.C.), se la tomba 472 rappresenta la Fase 1A dell’impianto del sepolcreto, le tombe 436 e 434 (Fasi 1B-1C) rappresentano due dei contesti funerari eminenti dell’intero tessuto funerario. Rilevante risulta l’apparato degli ornamenta della tomba 434, pertinente ad un individuo di genere femminile, tra cui spicca una torques in lamina d’argento.


Teca 2
Nella seconda teca viene esposta la peculiare e monumentale tomba bisoma 466, databile tra la fine del VI e l’inizio del V sec. a.C. – Fase 1D, pertinente a due individui adulti, rispettivamente un maschio e una femmina, deposti con un ricco corredo vascolare d’accompagno composto da 11 vasi.


Teca 3
Nella terza teca sono collocati una serie di elementi che, seppur frammentari, risultano particolarmente significativi per i contesti di pertinenza o per il peculiare valore intrinseco della cultura materiale di Ordona tra lo scorcio del V sec. a.C. e il II sec. d.C. Nella prima micro-sezione di questa teca trovano spazio una serie di antefisse, che seppur lacunose rinviano a matrici e modelli ampiamente attestati ad Ordona, l’esposizione prosegue con una selezione di materiali ceramici restituiti dallo scavo dello strato di obliterazione e dismissione di una delle due fornaci. Le classi ceramiche rappresentate di questo contesto sono pertinenti a materiali del sub-geometrico Daunio II, sub-geometrico Daunio III (tra questi si segnalano una serie di frammenti pertinenti ad un unico e grande cratere a colonnette di carattere cerimoniale), ceramica da fuoco, ceramica a vernice nera e ceramica sovradipinta. I frammenti sono corredati da disegni ricostruttivi delle forme dei vasi. Concludono l’esposizione: il cinerario in ceramica comune della tomba 469 del I sec. d.C., accompagnato dalla serie di unguentari provenienti dall’apprestamento rinvenuto presso la sepolture stessa, e probabilmente interdipendenti ad essa e, infine, il significativo corredo d’accompagno della tomba 468, pertinente ad un inumato, composto da un contenitore in ceramica da fuoco, una lucerna, un chiodo ed una moneta che la datano al II sec. d.C.

